Se non sai ancora come moltiplicare la coltivazione del faggio, sei capitato proprio nell’articolo giusto! L’albero di faggio, scientificamente definito con il nome di “Fagus sylvatica”, è un albero forte e resistente. Oltre che per la sua bellezza, è amato anche per la sua capacità di creare zone d’ombra e fresche sotto cui riposarsi o rilassarsi.
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Per arricchire gli spazi verdi o rimboschire le aree naturali, moltiplicare la coltivazione di questo albero è davvero fondamentale. Farlo richiede alcune conoscenze di base, proprio per assicurarsi la buona riuscita del processo. Vediamo insieme quali sono tutti i passaggi da dover eseguire:
Come moltiplicare la coltivazione del faggio: tutti i passaggi
La propagazione di questo albero avviene tipicamente tramite i semi, definiti come faggiole. Le faggiole vengono raccolte in autunno, momento in cui le capsule si spaccano e rilasciano i frutti. La raccolta si deve effettuare direttamente dall’albero, oppure a terra nell’area circostante ad esso, prima che arrivino animali predatori.
Si raccolgono solo i semi maturi, riconoscibili per il loro colore bruno. Sono da evitare i semi danneggiati e malformati ed, inoltre, si devono conservare in luoghi asciutti e freschi. Per poter germinare, i semi del faggio richiedono il freddo. Per cui, si attua un processo definito come stratificazione.
La stratificazione prevede di simulare il periodo invernale così da riuscire a rompere la fase dormiente del seme. Esiste sia la stratificazione naturale, con cui si piantano i semi all’aperto in autunno e gli si fa affrontare l’inverno. E poi quella artificiale, che prevede di mettere i semi in frigo dai 2 ai 4 mesi.
In quest’ultimo caso, i semi si devono mettere in un sacchetto con della sabbia e tenuti ad una temperatura tra i 2 ed i 5 gradi. Terminata questa fase, si passa alla semina che può avvenire sia in vaso oppure a terra. Nel primo caso, si usa un terreno ben drenato e si posizionano i semi ad una profondità di circa 1 o 2 cm.
Nel secondo caso, si predilige un terreno argilloso e si posizionano ad una profondità di circa 1 cm e distanziati l’uno dall’altro per almeno 30 o 40 cm. In tempo che può variare da poche settimane a qualche mese, nasceranno le piantine che richiedono attenzioni specifiche riguardo a irrigazione, esposizione solare e concimazione.
I giovani faggi devono essere protetti da parassiti e malattie, tra cui funghi ed afidi. Per cui, le piante si devono controllare regolarmente e si deve intervenire subito per evitare ogni tipo di problema. Meglio prediligere sempre soluzioni biologiche ed ecosostenibili per evitare ulteriori danni sia alle piantine che all’ambiente!