Tra le piante ornamentali più amate in assoluto, spiccano sicuramente le petunie. Esse sono caratterizzate da fiori con colori molto vivaci e dalla capacità di riuscire a fiorire durante l’estate. Alcuni si pongono spesso una domanda: “quando è meglio travasare le petunie?”.
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Per assicurarsi che queste piante restino sane e rigogliose, è fondamentale sapere quando e come devono essere travasate. Soprattutto il quando, gioca un ruolo essenziale che può fare davvero la differenza. Ecco tutto ciò che ci consiglia il giardiniere sulle petunie:
Ecco quando è meglio travasare le petunie:
Il periodo particolarmente ideale per travasare le petunie è rappresentato dall’inizio della stagione primaverile. In quel periodo, le temperature cominciano gradualmente ad innalzarsi, riducendo al massimo il rischio di possibili gelate. Inoltre, tale periodo coincide anche con la ripresa vegetativa della pianta.
Proprio per questo motivo, sembra che le radici riescano ad adattarsi meglio e a svilupparsi più precocemente. Inoltre, se decideste di acquistare le petunie in vivaio, è molto possibile che essa vengano vendute in piccoli vasi. Per cui, una volta a casa, bisognerebbe fare un controllo delle radici.
Nel caso in cui queste si presentino molto compattate, ciò indicherebbe un chiaro segnale che la pianta necessiti di uno spazio maggiore. Più nello specifico, sono diversi i segnali che indicano che sia arrivato il momento di effettuare un travaso delle petunie. Tra questi abbiamo:
- Radici che fuoriescono dai fori di drenaggio del vaso: le radici evadano dal vaso alla ricerca di uno spazio maggiore.
- Terreno troppo secco: il terreno si asciuga subito, anche immediatamente dopo aver irrigato. Ciò indica che la quantità di terriccio è diventata insufficiente.
- Crescita ridotta e foglie gialle: la pianta va in uno stato di sofferenza, quindi non cresce bene ed iniziano a scarseggiare i nutrienti, facendo sì che le foglie diventino gialle.
Per effettuare il travaso, è necessario prestare attenzione ad alcuni accorgimenti fondamentali. In primo luogo, bisogna scegliere un vaso più grande rispetto a quello precedente, di almeno 2 o 3 cm. Questo deve possedere anche i fori di drenaggio sul fondo.
Il terreno da impiegare deve essere leggero e ben drenato. Quando si estrae la pianta dal vaso vecchio, si deve fare molta attenzione a non danneggiare le radici. Nel nuovo vaso deve essere posizionato uno strato di terriccio, e su di esso andrà poi poggiata la pianta, riempendo gli spazi laterali con ulteriore terreno.
Una volta effettuato il travaso, bisogna irrigare subito per favorire lo stabilizzazione delle radici nel terreno nuovo. Nei giorni a seguire, si deve monitorare la condizione di umidità del terreno, per capire se esso necessiti di acqua oppure se sia abbastanza così.