Per riuscire a mantenere un bonsai sano, è necessario prestargli le cure adeguate, tra le quali è compresa anche la potatura. Essa garantisce di mantenere il bonsai in una condizione esteticamente gradevole. Anche la robustezza è fondamentale, per cui oggi vedremo come potare il bonsai per rafforzarlo.
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La potatura del bonsai richiede una particolare cura ed attenzione, nonché tanta pazienza. Però, seguendo alcuni consigli fondamentali, è possibile ottenere un buon risultato in poco tempo. Vediamo insieme i 5 consigli da apportare nella potatura del nostro bonsai:
Ecco i 5 consigli su come potare il bonsai per rafforzarlo:
Spesso la potatura del bonsai viene considerata come una vera e propria arte, alla cui base ci sono due elementi: la pratica e la conoscenza. Nel caso in cui non lo abbiate mai fatto, ecco in arrivo per voi 5 consigli che vi salveranno in questo caso. Ecco che cosa prevedono:
- Conoscere il tipo di bonsai: essere a conoscenza del tipo di bonsai che si possiede, è il primo passo fondamentale. Questo perché ogni specie ha delle esigenze differenti, sia per la crescita che per la potatura. Quindi, è importante sapere il tipo di bonsai che si possiede in modo da fare degli interventi mirati.
- Potatura di formazione: si effettua sul bonsai per dargli la forma desiderata. Essa deve essere fatta durante il riposo vegetativo, come a fino inverno o inizio della stagione primaverile. Questa tecnica va ad eliminare tutti i rami che crescono in modo disordinato, donando una crescita più armoniosa e bilanciata. Bisogna tagliare soprattutto i rami che si sovrappongono e che rendono la pianta poco armoniosa.
- Potatura di mantenimento: tale pratica serve a contenere la crescita del bonsai e a mantenere la forma precedentemente donatagli. Essa, infatti, si concentra principalmente sulle gemme appena nate e sui germogli che si formano in eccesso che andrebbero ad appesantire la pianta e a comprometterne la forma.
- Rimozione foglie secche e malate: ciò non migliora solo l’aspetto ma prevenire il diffondersi di malattie. Queste vanno tolte perché potrebbero indebolire tutta la pianta, quindi si devono eliminare non appena iniziano a formarsi usando forbici sterilizzate.
- Cicatrizzazione: ogni taglio corrisponde ad una ferita apportata alla pianta, che potrebbe essere punto di accesso per funghi e parassiti. Su esse è meglio porre una pasta cicatrizzante specifica che riesca ad accelerare il processo di guarigione.