Con la loro bellezza quasi esotica ed i fiori così delicati, le orchidee si posizionano tra le piante più amate nel mondo interno. Chi le possiede sa benissimo che queste piante sono molto sensibili e delicate, specie ai cambiamenti climatici ed errori durante la cura. Alcuni si chiedono cosa fare se l’orchidea ha le foglie molli.
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La comparsa di foglie molli, e conseguentemente cadenti, è uno dei problemi più comuni che possono colpire queste piante. Si tratta di un vero e proprio segno che la pianta si trova on uno stato di sofferenza. Nel caso in cui anche la tua si trovi in questo stato, non disperare. Ecco il rimedio casalingo che devi assolutamente adottare:
Cosa fare se l’orchidea ha le foglie molli: il rimedio perfetto
La condizione con la quale le foglie diventano molli è un chiaro indice di un problema legato alla gestione dell’irrigazione, o delle condizioni dell’ambiente. Tendenzialmente, ci sono quattro cause principali, di cui la prima è sicuramente una irrigazione eccessiva.
Le orchidee non riescono a tollerare un eccesso dia acqua. Se la superficie del substrato resta umida per lungo tempo, le radici possono marcire e quindi la pianta non assorbe l’acqua correttamente, di conseguenza iniziano a comparire le foglie molli.
Se l’irrigazione si mostra insufficiente, invece, non si riesce a mantenere una idratazione necessaria. Anche in questo caso le foglie si mostrano morbide e flosce e quindi tendono a cadere. Bisogna anche ricordare che parliamo di piante che prediligono climi miti, poiché di origini tropicali.
Pertanto, troppo freddo o troppo caldo può generare stress alla pianta e apportare delle conseguenze alle sue foglie. Anche la carenza di umidità può essere un problema. Infatti, negli ambienti troppo secchi, le orchidee possono avere difficoltà nel mantenere una idratazione adeguata e le foglie possono diventare molli.
Il rimedio casalingo mirato alla ripresa delle foglie delle nostre orchidee, è davvero molto semplice. Bisogna, in primis, controllare lo stato delle radici ed, eventualmente, eliminare quelle danneggiate con forbici sterilizzate. Poi, si lascia asciugare la pianta per un paio d’ore e si rinvasa in un terriccio ben drenato.
Ovviamente, bisogna praticare una irrigazione corretta, tipicamente la si deve fare quando il substrato appare quasi asciutto del tutto. Per aumentare l’umidità attorno alla pianta, si può usare un sottovaso con dei ciottoli e acqua e metterlo sotto al vaso della pianta.
In aggiunta, si deve cercare di tenere la pianta ad una temperatura ideale che sia compresa tra i 18 ed i 25 gradi. Quindi, non troppo calda e non troppo fredda. Infine, bisogna usare un fertilizzante specifico per le orchidee, con cadenza mensile, in modo che la pianta riceva tutti i nutrienti necessari.
